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l
23 marzo 1849, giorno infausto della sconfitta di Novara, la
città di Brescia, ignara di tale notizia, iniziò
l'insurrezione sotto la guida di Tito Speri.
I bresciani combattevano con grande coraggio e già il
presidio austriaco stava per soccombere quando, la notte del
30 marzo, |
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piombò
su Brescia il generale Haynau. Questo spietato austriaco, soprannominato
"la belva", intimò la resa ai bresciani entro
il mezzogiorno.
Allo scadere del termine la città, anziché cedere,
rispose al nemico col suono a stormo di tutte le campane e con
la ripresa, ancora più accanita, della lotta.
Tuttavia fu impossibile resistere più a lungo: i cannoni
austriaci vomitavano fuoco da ogni parte, distruggendo e uccidendo.
Così, il primo aprile, la città venne costretta
alla resa e dovette subire terribili e feroci saccheggi.
La strenua lotta meritò a Brescia il titolo di "Leonessa
d'Italia". |
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