i era nel XIII secolo e la guerra tra valvassori e popolani aveva portato forti segni di divisione all'interno delle classi.
In quei tempi così tormentati, una nobildonna, Obicia Garza, benvoluta da tutti per la sua gentilezza d'animo, aveva sposato il popolano
Bonfado Biliemmo. Entrambi avevano contratto matrimonio spinti da puro sentimento e incuranti della differenza di ceto esistente tra loro. Ma l'opinione pubblica accolse malvolentieri la loro unione. In particolar modo le altre nobildonne reagirono duramente, cacciando Obicia dal tempio di "Santa Maria della nobile pudicizia", innalzato poco addietro per loro stesso ordine, al fine di non avvicinarsi nemmeno in chiesa alle popolane.
Non per questo la nobile Obicia si arrese! Sdegnata da tale atto, ottenuta licenza dal vescovo, fece edificare una nuova chiesa alla "Madonna della pudicizia popolana"!
Inutilmente, appartenenti al clero cittadino tentarono di portare a miglior consiglio le altre nobildonne, affinché riammettessero nel loro tempio Obicia; nulla ottenendo, e temendo reazioni interne alle varie fazioni cittadine, fecero chiudere la chiesa della discordia.
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