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el
V sec. d. C. l'Europa conobbe le devastanti migrazioni dei popoli
barbari, fra cui anche quella dei Vandali. Il loro regno comprendeva
la Gallia e la Spagna, ma anche le coste africane, la Corsica,
la Sardegna e parte della Sicilia. Tali estensioni di dominio
davano loro l'opportunità di |
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incrementare
un già avviato mercato degli schiavi, triste ricordo
dell'Impero Romano.
Si narra che tra le schiere di quei poveri malcapitati vi fosse
un giorno anche una giovane donna di nome Giulia, cristiana
cartaginese, imbarcata insieme con mille altri con destinazione
la Gallia.
Durante una sosta su una spiaggia della Corsica, i Vandali organizzarono
una cerimonia pagana, al fine di accattivarsi la protezione
dei loro dei e poter proseguire così il viaggio con venti
più favorevoli.
La cerimonia prevedeva balli e canti interpretati da giovani
donne, e, poiché l'equipaggio barbaro era composto di
soli uomini, questi decisero di far intervenire al rito alcune
tra le donne prigioniere. Tra le prescelte vi era anche Giulia,
la quale però si oppose fermamente all'ordine del capitano
della nave di danzare intorno al fuoco delle are pagane con
le altre schiave.
Davanti a tale rifiuto, il capitano s'infuriò e ordinò
che la giovane subisse l'atroce tortura della crocifissione.
Ma anche questa minaccia non fece desistere Giulia dalla sua
decisione, e la giovane si avviò serena alla morte.
Nell'anno 763 il corpo di santa Giulia venne trasportato a Brescia,
dove fu eretta una chiesa a lei. |
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