el XVI sec., in un'epoca densa di storia, di papi e di eresie, numerosi scritti, oggi ritrovati, riportavano le tristi e numerose vicende di stregonerie, che ebbero come vittime designate le donne.
Quelle pagine costituiscono la macabra
testimonianza di un'era in cui credenze pseudo-religiose frammiste a paura e ignoranza causarono innumerevoli morti.
Uno scrittore del 1518 scriveva di un gruppo di streghe che avevano eletto il monte Tonale a dimora preferita per i loro riti satanici.
Carlo Miani narra di giovani donne che, istigate dalle stesse madri, dopo aver tracciato in terra una croce, vi sputavano sopra e la calpestavano, pronunciando orribili parole. Quindi, compariva loro il cavallo del demonio, su cui montavano in sella per essere condotte sulla vetta del Tonale, dove partecipavano a sontuosi banchetti.
In cambio del loro disprezzo verso la croce esse ottenevano bellezza e giovinezza, doni certo preziosi per chi non considerava il valore della propria anima!
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