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Monte Isola è collegata quotidianamente con
un servizio di linea gestito da Navigazione
lago d'Iseo srl tel 03597148 in partenza
da Sulzano per Peschiera (800m) e da Marsino Sale per
Carzano (1200), ma è raggiungibile anche da altri
paesi rivieraschi con un servizio che diventa molto
frequente dalla primavera all'autunno. Da consigliare
un giro dell'isola in battello per godere del variegato
paesaggio.
Le auto e le moto devono essere lasciate sulla terraferma.
Comodi parcheggi si
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trovano a Iseo, gratuiti quelli fuori dal centro storico,
e a Sulzano dove è possibile anche lasciare l'auto
per più giorni in parcheggi privati.
Alcuni alberghi a conduzione familiare ed un campeggio sono
l'offerta ricettiva di Monte Isola che vanta anche rinomati
ristoranti e trattorie con specialità pesce di lago.
Da non perdere le aole in carpione o fritte, le sardine di
lago, gli scardaei con polenta abbrustolita, il salmerino,
il coregone le grigliate di pesce o le tagliatelle con pesce
di lago.
Da chiedere nei negozi, nella stagione giusta, il salame di
Monte Isola ,tagliato a mano, leggermente affumicato, stagionato
in piccolissime cantine e conservato in giare sotto grasso.
Miele, olio, patate e vino sono altri prodotti locali.
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I naëcc
Tra le imbarcazioni che si dondolano nei porti di Monte Isola
molti sono ancora i naëcc.
L'imbarcazione tipica del lago d'Iseo dalla caratteristica forma
affusolata che nasce probabilmente a Monte Isola dalla mano
di un Archetti su modifica dei disegni di una gondola. Già'
l'estimo mercantile del 1750 segnalava sull'isola vari costruttori
di barche a testimonianza di un'attività iniziata da
tempo. Ancora oggi i due cantieri nautici che costruiscono pregiatissime
imbarcazioni in legno portano lo stesso cognome.
La barca ha caratteristiche e misure precise: 7 metri di lunghezza,
m 1,47 di larghezza complessiva con un fondo piatto di 80 centimetri.
Nel punto più largo. Le misure sono sempre state rispettate
con la sola modifica nella lunghezza, avvenuta nel 1958, con
l'aggiunta del motore a poppa .Un esemplare di naet è
esposto al National Marittime Museum di Londra. Regno dei maestri
d'ascia, i due cantieri nautici dell'isola si trovano sulla
strada che da Peschiera porta a Carzano. |
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Le reti
La rete come strumento di pesca è da tempo immemore presente
sull'isola ed ha con gli abitanti un legame che va oltre l'attività
economica. Tutte le case, tutte le famiglie hanno a che fare
con le reti e, pur con le innovazioni indispensabili, gli abitanti
di Monte Isola si tramandano abilità di millenni nella
tessitura e nel rammendo. Oggi non sono più solo reti
da pesca ma anche reti per recinzioni, per amache, dondoli,
borse e soprattutto reti per lo sport: basket, tennis e calcio
in particolare. In questo settore Monte Isola ha raggiunto fama
mondiale fornendo le reti per i mondiali di calcio Italia '90
e Corea 02 |
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Le feste
Gare di naëcc, manifestazioni sportive, settimane gastronomiche,
mostra mercato di arti e vecchi mestieri allietano la stagione
estiva. Da ricordare: Menzino in festa, tra luglio e agosto
e la Sagra paesana di Peschiera, a ferragosto, con stand gastronomici,
giochi, musica e serate danzanti. Ma la festa delle feste di
Monte Isola si tiene a Carzano, ogni 5 anni (la prossima nel
2005), in occasione della festività religiosa di Santa
Croce, il 14 settembre. Attorno a quella data il paese si veste
di luci e colori. Sono migliaia e migliaia infatti i fiori di
carta, fatti a mano dalle donne con una abilità tale
da trarre in inganno. E non solo i fiori più semplici
a decorare rami di abete, ma rose, orchidee, grappoli di glicine,ciclami,
strelizie, giunchiglie e mughetti. Uno spettacolo di colori
di tecnica e fantasia che adornano vecchi muri, porte finestre
balconi e coprono interi vicoli.
Di origini incerte la festa probabilmente risale ad una devozione
alla reliquia della Santa Croce che risparmiò il paese
dalla peste che, portata dai lanzichenecchi, imperversò
in tutta la regione dal 1629 al 1632. Carzano e Govine di Pisogne
furono gli unici due paesi del lago senza vittime.
I documenti tuttavia ne certificano l'esistenza solo dopo l'epidemia
di colera del luglio 1836 quando dopo una processione con la
reliquia della Santa Croce il morbo cessò. Sicuramente
da allora si celebra ogni 5 anni con la sola eccezione del 1945. |
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