|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
a
Passione di San Faustino, martirizzato insieme a San Giovita
a Brescia sotto
l'imperatore Adriano, è avvolta in una grande oscurità.
La leggenda narra che
i due subirono un numero incredibile di torture alle quali riuscirono
a sopravvivere |
|
|
|
grazie
a una serie straordinaria di miracoli. La narrazione medievale
presenta i due martiri come apostoli infaticati della
crescente cristianità; non sono i fondatori della
chiesa bresciana ma i più illustri testimoni. Protettori
della città di Brescia, i due protomartiri cristiani
apparvero miracolosamente, secondo la tradizione, sugli
spalti del Castello a respingere con le 'mani le palle
dei cannoni degli assedianti durante uno dei gravi assedi
rinascimentali alla città. La loro impresa viene
ricordata da un cippo marmoreo posto alle pendici del
Castello. Giustamente, quindi, il nome Faustì è
molto diffuso nel bresciano; non così, invece,
quello di Giovita, sentito istintivamente, per la desinenza
in 'a come femminile: si usa in effetti dire San Faustì
e sò moér Giovita.
Tradizionalmente si crede che, con la festa del santo
finisca la brutta stagione e inizi il periodo delle scampagnate
sui Ronchi, a coglier viole con la murusa e a mangiare
òf e radicì con la famiglia.
|
|
|
|
|
|
|