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L'ex convento è ubicato nei pressi di Provaglio
d'Iseo, a ridosso della strada statale che porta verso
il lago. L'edificio, dall'alto della sua posizione (
sorge su un'altura appartenente all'anfiteatro morenico
del sebino), domina le "lame" delle Torbiere
da cui, appunto, deriva il suo nome. La struttura subì
molti rifacimenti e ristrutturazioni che ne stravolsero
l'impostazione romanica delle origini, che solo all'esterno
ancora prevale. E' un piccolo complesso di edifici religiosi
e civili posti sopra un dosso a guardia della zona,
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una volta paludosa, da cui proviene il termine lamosa; la
piccola chiesa in pietra di origine romanica è ogni
anno meta di migliaia di visitatori. II nucleo più
antico del monastero di San Pietro in Lamosa, a Provaglio
d'Iseo, forse collocato sul luogo di un tempio romano a Mitra,
risale all'XI secolo. L'edificio di fattezze romaniche fu
donato ai monaci di Cluny, che nei quattro secoli della loro
permanenza lo ingrandirono ulteriormente. Nel 1536 diviene
proprietà dei canonici regolari di San Salvatore di
Brescia e la chiesa venne ampliata definitivamente con l'aggiunta
della cappella a sinistra del portale (1555). Da sotto l'impianto
dell'organo si accede ad un bel chiostro e da esso alla Disciplina
di Santa Maria Maddalena (XVI sec.), così chiamato
perché era il luogo dove si riuniva la confraternita
dei Disciplini, movimento che praticava rigide pratiche di
mortificazione del corpo per espiare i peccati. Il ciclo di
affreschi conservato narra la storia di Gesù dalla
nascita fino all'Assunzione ed è databile agli inizi
del XVI secolo ma l'autore è sconosciuto. Meritevole
d'attenzione è anche la cappella barocca nello spazio
antistante la chiesa. Gli affreschi sono datati al XV e XVI
sec.; non concordanti i giudizi sull'attribuzione. Informazioni:
10.00-12.00 e 14.00-17.00 lunedì chiuso; per gruppi
contattare il numero 030/983477
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