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Il nome deriva da collis "colle" ed è
il comune più a nord della Valtrompia e comprende
i centri di Collio , Memmo e S. Colombano, Tizio, Ivino,
ecc. Come comune si estende su una vasta superficie
di kmq. 53,78. Collio si trova allo sbocco della valle
percorsa dal torrente Bavorgo e si spinge sino alla
statale delle Tre Valli. Il territorio è raccolto
in una ondulata conca compresa dalla testata della Valtrompia
il cui spartiacque comprende il monte Ario (m. 1785),
la Pezzolina (m. 1802), la Corna Blacca (m. 2006), il
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monte Pejo (m. 1948), il Dosso
Alto (m. 2064), il Giogo del Maniva (m. 1669), il monte Maniva
(m. 1863), il presso Dasdana (m.1990), il monte Colombine (m.
2206), il Dos Man (m. 2097). monte Pejo (m. 1948), il Dosso
Alto (m. 2064), il Giogo del Maniva (m. 1669), il monte Maniva
(m. 1863), il presso Dasdana (m.1990), il monte Colombine (m.
2206), il Dos Man (m. 2097).
Interessante l'aspetto geologico: il suolo è costituito
da calcari e dolomiti del Muschel Kalk che offrono grandi quantità
di marmi grigi e sono utilizzabili come calce.
Collio è collegato con Breno e Bagolino attraverso i
passi del Maniva e del Crocedomini.
L'attività turistica di Collio e frazioni, che nel tempo
è andata sempre più intensificandosi, ospitava
nel 1957 circa 4000 persone. Anche l'infrastruttura alberghiera
si è andata sviluppando con la creazione di nuovi alberghi
e pensioni.
Recente è anche la risistemazione dell'area del Maniva
che ha visto un riordino degli impianti sciistici oltre ad un
generale rifacimento delle strutture alberghiere e ristorative.
Nel 1955-1956 venne istituito un centro medico climatologico
che però non ebbe grande sviluppo. Di richiamo, specie
nel passato, fu la fonte Busana molto apprezzata per le sue
qualità.
Luoghi e monumenti da visitare:
Nel cuore del paese emerge la mole della chiesa parrocchiale,
dedicata ai martiri bresciani Faustino
e Giovita, edificata nel XVIII secolo ed affrescata
nel '900 dal cav. Gaetano Cresseri. Ai margini dell'abitato
sorge invece la chiesa deicata a S.
Rocco; curioso esempio di architettura religiosa
rurale realizzata nel XVI secolo in cui sopravvivono porzioni
dell'originale ciclo pittorico.
Nella località di Tizio si trova invece la chiesa dedicata
alla Madonna delle Tese;
grazioso edificio sacro del XV secolo, più volte rimaneggiato,
in cui domina una pala dal milanese Giuseppe Nuvolone ed in
cui si venera una preziosa icona greca della Vergine risalente
al XIV secolo.
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