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sponda bergamasca. Oltre ai nuclei abitati principali: Peschiera
Maraglio, Carzano e Sensole sulla riva
del lago e Siviano, sede del Comune, in collina, sono
numerosissimi i piccoli borghi che ne determinano la tipicità.
Minuscoli gruppi d'antichi caseggiati a mezza collina, su
fino a giungere a Cure, proprio sotto la vetta. Ovunque,
case in pietra, antichi portali, portici, cortili e giardini.
Viuzze e vicoli si aprono un varco verso il lago o si inerpicano
verso la vetta. Oleandri, agavi e mimose testimoniamo la mitezza
del clima nei giardini di riviera. Campi coltivati ,orti,
vigneti e oliveti si fanno spazio tra boschi di castagni,
querce e frassini con uno splendido sottobosco d'ellebori,
felci e ciclamini.
Un legame tra terra e lago, ancora molto vivo che caratterizza
da sempre la vita quotidiana, i rapporti sociali, ma anche
l'economia dell'isola. Da questi elementi hanno avuto origine
la costruzione delle barche in legno, l'arte manifatturiera
delle reti e le tecniche di essiccazione del pesce. Attività
che, nate da esigenze primarie, costituiscono oggi la tipicità
di Monte Isola. Preziosi elementi di unicità che insieme
alla bellezza del paesaggio, alla tutela dell'ambiente e alle
tradizioni ancora vive hanno permesso all'isola di essere
inserita nel ristretto club dei Borghi più belli
d'Italia.
Da vedere:
L'isola è tutta da vedere, da percorrere, a piedi,
in bicicletta o con i piccoli bus che fanno servizio di linea.
Scorci e splendide viste panoramiche si aprono improvvisamente
dietro ogni angolo, ma naturalmente ogni borgo si evidenzia
per particolari e piccoli gioielli storico artistici. Deliziose
le rustiche piazzette, i loggiati ed i portali di Masse
e Olzano. Una bella scalinata acciottolata conduce
da Carzano ai caseggiati cinquecenteschi con sottoportici
e muri in pietra di Novale che fu residenza estiva di Marco
Morosini, vescovo di Brescia dal 1645 al 1654. Cure, il borgo
posto più in alto, si distingue per le antiche case
con balconi in legno. Chiese dagli interni barocchi e altari
policromi sono a Peschiera, San Michele, a Carzano, S. Giovanni
Battista, qui venerato come "S. Giovanni delle sardine"
perché nel giorno a lui dedicato, il 24 giugno, si
apre la pesca di questo gustosissimo pesce, a Senzano, San
Severino. Da Senzano si gode anche una meravigliosa vista
sul lago che giunge fino alle Torbiere del Sebino.
A Menzino si trova la rocca
Martinengo fatta erigere nel XIV secolo dagli Odofredi.
Ampliata nel 500 dai Martinengo, ospitò nel 1497 Caterina
Cornaro regina di Cipro. La rocca ha pianta quadrata con torri
rotonde e mastio cilindrico. E' visitabile solo in alcune
domeniche estive, ma la si può raggiungere esternamente
e godere di una bellissima vista sull'isola di San
Paolo alla quale, una leggenda racconta, sarebbe collegata.
Il capoluogo, Siviano, conserva tracce del passato medievale
nelle murature in pietra, negli strettissimi vicoli e nella
bella torre Martinengo a base quadrata.
La chiesa barocca dei
santi Faustino e Giovita
ospita un'"Ultima cena" di Ottavio Amigoni
del 1651. Una romantica strada od una serie interminabile
di gradini conducono in località Porto di Siviano che
si affaccia sul lago con un angolo molto pittoresco fiancheggiato
dalla bella villa cinquecentesca fatta costruire dai Fenaroli.
Il complesso di edifici di varie epoche, molto vasto, con
giardino e brolo a lago cinto da un muro di pietra che termina
con una torretta d'angolo, si apprezza meglio con una gita
in battello.
Peschiera è il paese più facilmente raggiungibile;
bellissimi i vicoli, il nucleo chiamato Castello ed alcune
antiche case con loggiati in pietra di Sarnico. Da non perdere
la visita al piccolo, ma interessante Museo
della Pesca. Ospitato nelle ex scuole, si trova
a due passi dall'imbarcadero ed è utile strumento di
comprensione delle attività tipiche di Monte Isola.
Il fascino della passeggiata tra Peschiera e Sensole, fiancheggiata
da ulivi, ha catturato anche la scrittrice Gorge Sande che
la descrive nel romanzo" Lucrezia Floriani" ambientato
proprio sulle rive del Sebino. Molti anche i pittori che ne
hanno fissato la poesia nei colori delle loro opere. E' particolarmente
romantica se percorsa sotto la luna . Sensole è minuscolo
borgo soleggiato con un piccolissimo porticciolo ombreggiato
da oleandri.
Conserva i tipici tratti e l'atmosfera di paese di pescatori
Carzano. Santuario della Madonna
della Ceriola
Da Cure, dove si trova anche il capolinea degli autobus, una
strada acciottolata sale, nel bosco, fino a raggiungere il
Santuario della Madonna della Ceriola, una chiesa cinquecentesca
sorta su una precedente cappella del XIII secolo che conserva
una statua della madonna, intagliata in un tronco di quercia,
attribuita al XII secolo, alla quale i montisolani sono devotissimi.
Un "Ecce Homo" affrescato e venuto alla luce
nel 1815 sembra opera di Pietro Da Marone.Il santuario è
posto proprio sulla vetta della montagna che curiosamente
è costituita dalle rocce più antiche dell'isola,
prodotto quindi di un'inversione stratigrafica probabilmente
dovuta ad intensa attività tettonica. La vista e spettacolare.
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