Brescia
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>> I Galli Cenomani

Attraverso le Alpi, tra il VI e il IV sec. a. C., scesero i Galli (o Celti) che invasero ad ondate progressive la Pianura Padana abitata, a quel tempo, da un antico popolo: i Liguri.
Furono i Galli Cenomani con a capo Elitovio che si insediarono per primi sul nostro territorio e a cui dobbiamo con tutta probabilità l'origine del nome di Brescia. Fu il colle Cidneo (termine sua volta derivante da Cidno, Re dei Liguri), ad ispirare il nome ch'essi diedero alla nostra città. Bric o briga (radici celtiche che significano monte, altura o fortezza), sono infatti la base semantica su cui si costruì con ogni probabilità il nome Brixia, antenato già latino di Brescia. Non è inoltre improbabile che questo stesso etimo ci accomuni alla vicina Bergamo.
Il colle Cidneo deve avere investito fortemente l'immaginario, e davvero deve essere stato per loro meglio di un'arroccata fortezza: facile a difendere, raccolto, aveva inoltre la possibilità di spaziare con lo sguardo l'orizzonte più lontano, punto ideale per il primo insediamento. Abbiamo prove, infatti, che da qui scesero, per estendere poi l'abitato in una vera e propria città, centro che gli storici latini racconteranno esser così esteso da potersi a pieno titolo considerare la loro capitale. Gli anni purtroppo non avranno pietà del legno e del fango, i poveri materiali utilizzati per edificarla e cintarla e poche, dunque, saranno le testimonianze materiali della loro lunga e importante presenza.
I Cenomani furono i soli Galli ad essere alleati della Repubblica Romana. Questo popolo, le cui radici indoeuropee si perdono nella stessa genealogia dello sviluppo occidentale, puntò orgogliosamente sul futuro, scommise su quei pastori volitivi e pratici che avevano fondato un impero sulle rive boscose del Tevere. Nella guerra che fù portata alle popolazioni stanziate nel nord Italia in occasione dell'anno 225 a.C., contro una lega di tutte le tribù galliche riunite, e ancora, durante la I guerra punica e nonostante la ribellione che coincise con la II, sempre i Cenomani si schierarono in favore di Roma. Unici vincitori fra tutte le tribù galliche, nella pace armata che seguì quell'ultimo conflitto (199 - 194 a.C.), l'alleanza con la Repubblica valse loro una autonomia amministrativa e il diritto a mantenere un proprio esercito. Presto, come si era soliti, ai centurioni e ai coloni seguirono mercanti e nobili, attirati dalla fecondità degli scambi e dalle prospettive di guadagno i primi e dalle bellezze ambientali, dalla pace e dalle promesse di sviluppo i secondi, tutti si inserirono comunque con facilità nel tessuto cittadino, costituendo di fatto una nuova era per Brixia.

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