Brescia
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>> Arnaldo da Brescia

E' in questo contesto di deperimento morale della chiesa che emerge in tutta la sua purezza Arnaldo da Brescia. Egli sostenne il ritorno ai doveri evangelici, l'abbandono di ogni ricchezza, e di ogni attaccamento ai beni materiali. Questo l'unico modo in cui il clero avrebbe potuto recuperare credibilità nei confronti dei fedeli. Arnaldo si lanciò allora in una lotta contro la corruzione e l'immoralità della Chiesa che divise Brescia in due schieramenti e che ebbe l'atto finale nello scontro armato in porta Torrelunga dove la fazione a lui fedele venne sconfitta. Scomunicato, fu costretto a fuggire in Francia.
Rientrato in Italia, nel 1145 si portò a Roma per predicare la povertà assoluta della Chiesa. Papa Adriano IV pose allora l'interdetto su Roma e promise di rimuoverlo a condizione del suo allontanamento dalla città. Finito nelle mani di Federico I questi consegnò Arnaldo al Papa che lo processò e condannò a morte; correva l'anno 1155.

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Arnaldo da Brescia
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Arnaldo da Brescia
Ortodossia eresia
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