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La Via Crucis di Cerveno

Il Comune di Cerveno si estende dalla sponda destra del fiume Oglio, alla sponda destra del torrente Allione, in Valle di Paisco. L'origine del nome potrebbe derivare da un latino "Hervenus", dal sostantivo "cervus" (cervo) o dalla voce germanica "ker" (rupe) con l'aggiunta di "bo" (villaggio).
Tra le manifestazioni, notissima è la celebrazione della "Santa Crus de Shervè" che ogni dieci anni viene proposta in maggio (l'ultima è stata nel 2002); il Patrono è San Martino vescovo

(11 novembre). Il centro storico di Cerveno, che si trova a lato della chiesa parrocchiale, conserva l'aspetto tipico del borgo medievale: case addossate, strade strette in salita, piazze esigue e i tipici archivolti.
I portali in pietra degli edifici, costruiti con materiale detritico della Concarena e calcare di Esino, riportano ancora incise la data della loro costruzione, in alcuni casi l'inizio del '400, ma sono più numerosi gli edifici risalenti al '500/'600, un periodo di prosperità economica.
La struttura dei portali è quella tipica dell'arco a tutto sesto o ad ogiva oppure con architrave piano, poggiato su mensole sagomate, come nei portali "a gruccia".
Numerose sono le fontane in pietra e granito che, dall'inizio del secolo scorso, forniscono acqua buona a tutto il paese. Sono ancora visitabili l'antico mulino ad acqua, presumibilmente del '500 e recentemente ristrutturato, il caseificio ternario, che necessita di interventi conservativi, e una "calchera" per la produzione della calce.
Cosa vedere:
Santuario della Via Crucis
Il Santuario della Via Crucis è notissimo in tutta la zona e meta di pellegrinaggi da ogni parte della valle; consiste in una sorta di galleria a gradoni in salita, eretta a lato della parrocchiale, sui due fianchi della quale si aprono quattordici cappelle-stazioni, capolavoro dell'intaglio ligneo nel '700. Le cappelle, raccolte ai lati di una scalinata, custodiscono un unico edificio la cui facciata dà sulla piccola piazza di Cerveno. Le stazioni sono composte da gruppi scultorei in legno e gesso per un totale di 198 statue, in gran parte opera dello scultore Beniamino Simoni da Saviore, completate fra il 1752 e il 1764. Le stazioni VIII -IX - X sono state completate dai nipoti del Fantoni, mentre la XIV è dell'artista milanese Selleroni (quella originale del Simoni è conservata nel Duomo di Breno). Gli affreschi alle pareti sono dello Scotti e dei fratelli Corbellini. L'entrata abituale al Santuario avviene attraverso la porta principale della chiesa parrocchiale, che si apre di fronte alla prima cappella; la altre stazioni seguono sul muro settentrionale in discesa e poi risalgono sul lato opposto fino alla grande cappella della Deposizione, situata sul fondo dell'edificio stesso. La quattordicesima stazione finì in una cappella privata di Breno e si trova oggi in Duomo, quella che occupa il suo posto nel santuario fu realizzata nel 1869 dal milanese Selleroni. Gli affreschi alle pareti sono dello Scotti e del Corbellini.
Parrocchiale di San Martino di Tours
La chiesa parrocchiale di S. Martino di Tours fu eretta nel '200 sul luogo di un antico castello medievale o di una rocca fortificata; conserva della struttura romanica poche e dubbie tracce. L'attuale edificio fu iniziato nel '400 e completato nel '600. Nel '700 Andrea Fantoni e la sua bottega realizzarono due confessionali e la cornice della Pala dell'altar maggiore, oltre ad alcune strutture. La pala della Madonna del Rosario è del palazzolese Coggi (1741). Restano tracce degli affreschi quattrocenteschi, il battistero del Concelli e tele di Andrea Celesti e Pompeo Ghitti. Annesso alla parrocchiale vi è l'oratorio della Madonna del Carmine in cui, grazie ai restauri del 1974, sono stati recuperati affreschi del '400-500 formanti un ciclo sulla vita della Madonna. Nella volta, il medaglione raffigura il Cristo "Lux mundi" circondato da Evangelisti, Santi, Padri della Chiesa.
L'Oratorio della Madonna del Carmine è annesso alla parrocchiale. Dopo un restauro del 1974 sono stati recentemente recuperati affreschi del 1400 e del 1500. Questi formano un ciclo: Crocifissione, Annunciazione, Santi, Visitazione, San Gioacchino e Sat'Anna, Presentazione di Maria, Madonna in trono. Nella volta, il medaglione raffigura il Cristo "Lux mundi" circondato da Evangelisti, Santi, Padri.

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