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Nella media Valle Camonica esiste un piccolo centro
che racchiude in sé infinite bellezze storiche,
artistiche e paesaggistiche. Esine, con una superficie
di 31 Kmq., è un autentico crocevia situato proprio
all'imbocco della Valle del Grigna, attraversato dalla
statale n°42 e delimitato dal verde spartiacque
del Bardisone. Il paese si sviluppa inizialmente attorno
al colle di "Castello" per poi occupare
entrambe le sponde del torrente Grigna ed estendersi
fino alle sponde del fiume Oglio. Esine è
un vero e proprio concentrato di
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storia, grazie ai tantissimi reperti archeologici di età
camuna, alle splendide chiese, alle rocche, alle sculture
e alle tradizioni del passato che rivivono ancora oggi nel
folclore locale. Ma Esine è anche natura, con i suoi
laghetti di origine carsica e i mille fiori da scoprire in
escursione. Numerosi itinerari partono da qui, sicuramente
uno di questi vi aspetta per portarvi alla scoperta di uno
dei più preziosi tesori della Valle Camonica.
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Chiesa
di Santa Maria Assunta: la primitiva costruzione,
più volte rimaneggiata fino alla ristrutturazione e all'ampliamento
del 1480-85, probabilmente insisteva sul luogo sacro del culto
pagano. L'architettura segue le linee della pieve rustica, assai
diffusa nel '400: profilo a capanna, aula unica scandita da
archi mediani a sesto leggermente acuto, loggia adiacente alla
controfacciata, copertura lignea sulla navata, volta in laterizio
sul presbiterio.
Lo slanciato campanile in calcarenite gialla, con cuspide conica,
risale ai primi anni del '500.
Negli anni 1491-93 Giovan Pietro da Cemmo - di formazione lombarda
e veneta - è incaricato di affrescare l'interno raffigurando
l'intera storia della salvezza dall'Antico Testamento al Giudizio
Universale con l'esaltazione della devozione alla Vergine e
ai Santi, specialmente i taumaturghi.
Chiesa della Santissima Trinità:
edificata, secondo Don Sina, nell'anno 771, sul finire del regno
longobardo. Intorno al X secolo, durante le invasioni degli
Ungari, divenne la parrocchiale di tutti gli esinesi, ma solo
verso la metà del XII secolo venne conscrata e ottenne
il diritto di tenere il fonte battesimale. Lo stile architettonico,
nonostante i molti rifacimenti sia esterni che interni, è
chiaramente quello romanico. I meravigliosi affreschi della
cappella di S. Rocco (fine XV sec.) sono attribuibili (non concordemente)
a Pietro da Cemmo. All'interno della chiesa altri affreschi
di artisti minori. |
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