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l'asse sera-mattina in modo che i fedeli possano pregare
rivolti verso Oriente da dove è venuta la luce di Cristo.
La pianta è a tre navate con marcato andamento longitudinale.
La maestosa facciata sorge ad un livello inferiore rispetto
al piano interno della chiesa. Il campanile, concluso dalla
cella campanaria con cuspide ottagonale, ha sostituito nel
1693 l'originale romanico, crollato nel XIV secolo.
All'interno si respira un'atmosfera mistica ed austera ma,
al tempo stesso, calda tranquilla. Le navate sono separate
da un'alternanza di colonne e pilastri cruciformi sostenenti
archi a tutto sesto.
Nella navata centrale l'altare attuale, in stile tardo barocco,
venne realizzato all'inizio del secolo XVIII con marmi policromi.
Il frammento d'ambone (IX secolo) in pietra di Verona, collocato
in apertura del presbiterio, è di grande valore simbolico.
Gli affreschi absidali sono di scuola riminese e si dividono
in quattro grandi scene: Crocifissione di Cristo, Madonna
in trono col Bambino, San Michele arcangelo, Maestà
sul trono. Sotto l'arco trionfale è conservata
un'immagine di San Pancrazio, la più antica
di tutta la Pieve.
La navata di sinistra si conclude con un altare marmoreo del
'600 dedicato a San Gaetano da Thiene. Nel catino,
sulla sinistra, riquadri affrescati raffigurano: la Maddalena
con San Pietro e l'apostolo San Giovanni. Sotto
la finestra seicentesca si trova la maestosa Madonna del
latte (1388). In alto un'immagine di San Pancrazio
(inizio XV sec.) e in basso a sinistra una Madonna con
Santi (XVI sec.) attribuita a Paolo da Cailina il Giovane.
La recente rimozione del monumento funebre di Francesco Fracassino
(abate di Montichiari dal 1693 al 1724) ha portato alla luce
un affresco del Romanino raffigurante San Pancrazio
a cavallo.
Sul pilastro verso la navata è venerata, come miracolosa,
una Crocifissione. Oltre la porta laterale è conservato
un altro San Pancrazio a cavallo (1389).
Un grande affresco (XIV sec.) raffigura una Madonna in
trono con Santi e sotto frammenti di una Madonna col
Bambino. La campata successiva ospita un quadro di San
Gaetano da Thiene, già pala dell'altare.
Sulla parete della navata laterale sud, in corrispondenza
della seconda campata, un riquadro del 1543 raffigura San
Pancrazio a cavallo. Di seguito un grande affresco di Callisto
Piazza : la Sacra Conversazione. La cappella barocca,
in testa alla navata, è dedicata ai Santi Francesco
e Carlo. Venne realizzata dalla nobile famiglia Foresti, che
ebbe il patronato nel 1615.
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