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abitato in prevalenza da contadini e le principali feste
locali erano di carattere religioso. Oggi Pontevico non è
più un paese solo agricolo e molte sono le industrie,
fonti di maggiore ricchezza economica. Questa trasformazione
ha dato origine a nuove tradizioni.
Cosa vedere:
La Parrocchiale dei Santi Tommaso
e Andrea Apostoli edificata a partire dal 1484
venne ricostruita nel '700. All'interno conserva affreschi
di pregio della scuola del Moretto: "La Trinità
ed i Santi" (XVI sec.). Contiene dipinti di Grazio
Cossali, Antonio Gandino ("L'Ultima cena"),
Angelo Paglia ("La Madonna di San Carlo e Sant'Antonio").
La chiesa subì danni in un incendio nel 1959.
La Chiesa di San Giuseppe
contiene un dipinto di Francesco Paglia.
Il Castello di origine
medioevale venne riedificato in stile neogotico dal nobile
austriaco Von Kevenhuller che lo acquistò nel
1843. Nel 1901 il castello fu acquistato da monsignor Cremonesini,
parroco-abate di Pontevico, che vi fondò un istituto
per ospitare i malati di mente.
E ancora: Palazzina del
'500, ora cascina, fatta con mattoni rossi provenienti dalle
fornaci cremonesi; la Villa Martinoni
del primo '700; Villa Salvadego-Molin
a Campazzo (in questa villa il nobile patriota Filippo Ugoni
ospitò Ugo Foscolo, Federico Confalonieri e Tito Speri);
Casa Simonelli a Campazzo.
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