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nell'Ottocento. In facciata si possono ammirare un elegante
portale, un protiro e una decorazione ad archetti in ceramica
colorata. La finestra centrale è settecentesca.
L'interno, ad una navata, presenta una decorazione settecentesca
ad affresco su volte e pareti. Il secondo altare di sinistra
ospita un'importante tela del Moretto (1545); interessanti
sono anche gli stalli del coro intarsiati nel 1480 da Cristoforo
Rocchi e gli affreschi della volta della sagrestia, opera
di Gian Giacomo Barbelli.
Dalla sagrestia si passa al Chiostro della Cisterna di epoca
tardorinascimentale da cui si accede alla Sala del Capitolo
(che ospita un 'Cristo Risorto' di Pietro da Marone-1599)
e all'antirefettorio affrescato da Lattanzio Gambara nel
1570. Al primo piano si trova la Galleria che dà sulle
celle dei monaci (con due affreschi allegorici dal da Marone)
e, al piano terra, il Refettorio, che ospita un'importante
'Crocifissione' di scuola foppesca.
Dall'antirefettorio si passa al Chiostro grande (1480-90)
a portico e loggiato dove si affacciano i locali di servizio;
l'appartamento abbaziale e la foresteria con importanti affreschi
del Romanino.
Vicino all'uscita si trova il chiostro più antico (prima
metà del XV secolo), caratterizzato da elementi goticizzanti.
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