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Passirano

Antiche muraglie, case e vie, abitazioni signorili e rurali, ordinati vigneti caratterizzano ancora oggi il paese immerso nel verde della campagna, lambito dalle colline moreniche.
Il suo stemma raffigura due passeri su un ramo, ma forse il nome è da far derivare dalla famiglia romana dei Passirii.
La prima documentazione risale all'anno Mille, ma è certa la presenza, tra il 900 e il 950, del castello recetto che ancora oggi si erge solitario sulla strada che porta a Bornato. Il territorio fu proprietà di vari

monasteri bresciani e di nobili famiglie e come molti altri paesi della Franciacorta partecipò alle cruenti vicende dei secoli XV e XVI.
Nel 1630 la strada che lo metteva in comunicazione con Brescia, venne chiusa da una grossa catena per proteggere gli abitanti dal contagio della peste e ancora oggi quella località porta il nome di Cadendone
Da vedere:
Conserva intatto il suo fascino il castello recetto costruito, intorno al X secolo, al tempo delle invasioni degli Ungari e ricostruito tra il XIII ed il XIV secolo, a pianta trapezoidale. I muri in ciottoli, sormontati da una merlatura ghibellina aggiunta probabilmente solo agli inizi dell'ottocento, sono emblema caratteristico della Franciacorta. Le torri angolari sul lato sud sono semicircolari. Di notevoli dimensioni il mastio quadrato sul lato est. La costruzione è semplice, ma imponente e d'effetto. Oggi l'interno è costituito da un grande cortile con poche costruzioni al quale si accede da un portale settecentesco.
Sorge proprio di fronte al castello la bella villa Fassati costruita nel XVI secolo con facciata settecentesca e ampio giardino.
Lontana, sulla cima di un colle, si scorge la signorile villa la Tesea di origine cinquecentesca.
La chiesa parrocchiale seicentesca, dedicata a San Zenone, fu costruita su preesistenti edifici facenti parte di un convento e di un santuario titolato a San Rocco, fatto erigere, per voto, nel 1479 ed affidato ai padri Serviti. La sua decorazione artistica fu completata solo nell'ottocento con interventi di Antonio Guadagnini (1817-1900). La facciata venne rifatta nel 1903.
La cappella della Maternità ha un elegante portichetto cinquecentesco costruito per offrire riparo ai viandanti. Vi si venera la Beata Vergine dell'abito alla quale, ogni anno, la seconda domenica di ottobre, è dedicata una festa religiosa e profana insieme. Molto sentita dalla popolazione è nota con il nome di Madonna dei tordi.
Il comune di Passirano è composto anche da tre importanti frazioni. Camignone con i bellissimi vigneti, il nucleo storico cinquecentesco di contrada Barboglio, Villa Giordani e la splendida Villa Ducco - Catturich di origini trecentesche la cui vista è caratterizzata dalla presenza di pini marittimi. Monterotondo, il cui castello venne distrutto nel 1153 dopo aver dato ospitalità ai seguaci del celebre monaco riformista Arnaldo da Brescia, condannato al rogo. Sulle sue rovine sorse nel '400 la chiesetta di San Giorgio. Il paese deve il nome all'altura sulla quale sorge e dalla quale si domina tutta la Franciacorta. Minuscolo, ma suggestivo borgo è Valenzano con antiche case in pietra e la piccola chiesa di Sant'Alessandro che conserva nel campanile le linee romaniche.

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Il castello di Passirano
La chiesa parrocchiale dedicata a San Zenone
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