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Adagiata sui colli morenici che chiudono il lago a
sud-ovest, Desenzano (m 67) era nel Quattrocento uno
dei maggiori mercati cerealicoli del Garda, dove approdavano
le barche che collegavano i centri rivieraschi. Oggi
è una gradevole cittadina turistica con un suggestivo
lungolago e un porticciolo vecchio, cinto da caratteristiche
costruzioni, in parte in stile veneziano.Alle spalle
del porto si apre piazza Malvezzi, centro commerciale
della cittadina, su cui si affacciano l'ex Palazzo
Comunale (1580), il Palazzo del provveditore
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veneto (1585), entrambi
opera di Giulio Todeschini, e il Duomo. Riedificato
tra il 1586 e il 1611, su progetto del Todeschini, il tempio
ospita un ricco patrimonio di opere d'arte tra le quali spicca
una pregevole Ultima cena (1738) di Giambattista Tiepolo.
A poca distanza dal porticciolo, in via Anelli, il chiostro
quattrocentesco dell'ex chiesa di S. Maria de Senioribus
ospita il Museo Civico Archeologico "Giovanni Rambotti"
che espone reperti dell'età del Bronzo e un notevole
aratro ligneo, il più antico del genere, risalente al
2000 a.C. La parte alta di Desenzano è dominata dal quartiere
medievale di Capo la Terra che si sviluppa intorno alla possente
mole del castello altomedievale, ricostruito fra il Trecento
e il Quattrocento e rimaneggiato in seguito dagli Austriaci.
Scendendo nuovamente verso il lungolago, si incontrano i resti
di una villa romana; la datazione del complesso è riferibile
a due diverse fasi costruttive: quella più cospicua e
ampiamente documentata, per la varietà planimetrica e
la ricchezza della decorazione musiva, risale al IV secolo,
ma vi sono anche elementi databili al I-II secolo; nell'Antiquarium
sono esposti i materiali provenienti dagli scavi. |
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LA VILLA ROMANA
Qesta villa, sicuramente più recente di quella di Sirmione
- conosciuta con il nome di "Grotte di Catullo"
- e risalente al periodo compreso tra la fine del I sec. a.
C. e l'inizio del I d. C., venne scoperta nel 1921 durante
gli scavi per le fondamenta di una casa.
La costruzione della villa venne effettuata in più
fasi, dalla prima metà del I secolo d. C. algli inizi
del IV secolo d. C..
La villa è impreziosita da notevolissimi mosaici pavimentali
raffiguranti scene naturali, di pesca, di vendemmia, e geometriche.
Essa rappresenta la più importante testimonianza nell'Italia
sett. delle grandi ville tardoantiche. I resti formano due
blocchi principali e hanno un'estensione complessiva di circa
un ettaro.
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IL CASTELLO - CASTRUM
Secondo certi studiosi definire castelli le fortificazioni
gardesane costituisce un'inesattezza.
Infatti essi sono, in realtà, grandi recinti fortificati
ricollegabili al castrum al cui interno si rifugiava la popolazione
del luogo.
La maggior parte di essi sono dei fortilizi comunali eretti
a difesa delle incursioni degli Ungheri o forse addirittura
più antichi e comunque rifatti nel XII e XIII secolo.
Molti di questi pasarono, poi, sotto il dominio della Repubblica
Veneta, altri in mano signorile. Il "castello" di
Desenzano apparteneva sicuramente alla tipologia corrispondente
al castrum.
Il "castello" si presenta come una imponenete costruzione,
le solide mura sono, perimetralmente, percorse da torri circolari
e rettangolari. Del ponte levatoio si conservano ancora le
strutture murarie di
manovra.
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