|
Limone (66 m.) è il primo paese della sponda bresciana
ed è un antico centro di pescatori situato in una insenatura
protetta dal Dosso dei Roveri.
Il nome della città deriva dal latino "Limem"
ovvero confine. Raggiungibile esclusivamente via monti o lago,
basava la propria economia sulla pesca e sulla coltivazione
di olivi e limoni. Venne finalmente collegata ai paesi limitrofi
nel 1932 allorchè fu terminata la caratteristica strada
Gardesana Occidentale e finirono così anni di isolamento
e di confine.
Limone, infatti, era l'ultima terra della riviera occidentale,
posto a poca distanza dal confine tra l'Italia e l'Austria,
si trovava lungo la tortuosa strada del Ponale con le sue
gallerie affacciate su squarci del Garda.
Il caratteristico centro di Limone con i suoi portici, stretto
com'è tra l'erta riva del monte e le acque del lago
è decisamente incantevole, come pure il minuscolo porto
dal quale si possono intraprendere escursioni sul Garda.
Ancora visibili le limonaie del paese, che si estendevano
a gradini sopra l'abitato ed accoglievano limoni, cedri e
aranci fin dal XIII secolo. Oggi sono rimasti solo i pilastri
bianchi in muratura che servivano come sostegno alle protezioni
stese per proteggere gli impianti dal freddo dell'inverno.
Tra le chiese di Limone, la più interessante sicuramente
quella di San Rocco, del XVI secolo, posta in alto
rispetto al paese con un panorama sul lago.
La Parrocchiale custodisce due tele di Andrea Celesti
(Maddalena e Cisto, Epifania), una Deposizione di scuola
bresciana del 1543, un crocifisso ligneo della fine del Cinquecento
e una statua raffigurante S. Giovanni Nepomuceno di
Alessandro Calegari.
|
|