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di
Monica
Del Soldato e
Margherita
Sciarretta |
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"I
sapori, quei profumi tersi che ci riportano all'infanzia,
le abitudini lontane,
il calore famigliare di una tavolata la domenica, dopo la
messa.."
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La cucina in
una città si lega a filo doppio ai suoi
abitanti, alle sue feste, alle radici stesse del passato
e del tempo.. anche Brescia così vive dei suoi
piatti,
delle abitudini contadine e dell'ingegno arguto che
ha trasformato nel tempo i prodotti umili e bruti
della terra in raffinate specialità: semplici ma
grandi
opere d'arte. Un importante e avito biglietto da visita
per la nostra città sono i raffinati vini e i semplici
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accostamenti,
la saggezza contadina e lo spirito semplice dei
suoi cuochi e delle sue
massaie, la perizia, la cura, l'amore per la tradizione.
Prima delle macchine e dei treni, prima dei giganti
di ferro e dei tempi sempre
troppo stretti, all'epoca in cui non si era ancora
imposto il meccanismo della grande
distribuzione la nostra cucina era necessariamente
influenzata dall'opera dei campi,
dai sudati frutti di una terra buona e antica.
Per chi non conosca, poi, la nostra provincia, è
bene far presente quale grande
patrimonio si celi fra le sue valli e i suoi corsi
d'acqua, sui laghi che hanno conosciuto
gli scafi delle galere romane, i suoi antichi comuni,
sempre fieri e orgogliosi, luoghi
fatti di monti aguzzi e molli declivi, di paesaggi
dimenticati e santuari di una
memoria che non può né deve essere
celata. Cosa meglio allora che ritrovare gli
odori di una volta, la materialità dei tegami
di rame sul fuoco caldo, il sapore della cacciagione
cosparsa degli aromi come li conosce la moglie di
un vecchio cacciatore.. |
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Abbiamo selezionato
le ricette più rappresentative della tradizione
locale, accostandoci
con umiltà e riconoscenza a un modo di fare cultura
che ci ha cresciuti nel piacere
di essere bresciani
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